C.A.M
SerCar è pronta a soddisfare i Criteri Ambientali Minimi per gli appalti verdi. Abbiamo stretto partnership con fornitori di prodotti biologici, a filiera corta e produttori locali per proporre alimenti di qualità e a ridotto impatto ambientale nelle mense scolastiche da noi gestite.
Abbiamo stretto accordi con diverse associazioni ONLUS al fine di riutilizzare il cibo non somministrato, avanzato dalle mense da noi gestite, destinandolo gratuitamente ai più bisognosi.In collaborazione con i nostri fornitori abbiamo adottato un piano di progressiva riduzione degli imballaggi e di conseguenza dei rifiuti generati dalla nostra attività.
I C.A.M. hanno l’obiettivo di affrontare diversi aspetti
ambientali lungo il ciclo di vita dei servizi di ristorazione collettiva, dalla
produzione delle derrate, alla loro distribuzione, al loro confezionamento, alla
preparazione dei pasti, allo smaltimento dei rifiuti generati, proponendo
soluzioni migliorative dal punto di vista ambientale lungo tutto il
processo.
Gli obiettivi ambientali cui si intende contribuire sono
quindi complessi e riguardano la tutela della biodiversità, il contrasto alla
deforestazione, la salvaguardia della fertilità dei suoli, la protezione del
clima, la prevenzione dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici e idrici,
la riduzione dell’uso delle sostanze pericolose, la riduzione delle emissioni in
aria, acqua, suolo (vedi Allegato 2).
Gli obiettivi specifici dei C.A.M. sono stati individuati a
partire dall’analisi degli impatti ambientali generati in ogni fase
dell’espletamento del servizio, con le relative ricadute sulla salute, nonché
gli aspetti sociali, il contesto di mercato e i modelli organizzativi della
ristorazione collettiva, con le specifiche differenze a seconda dei diversi
settori della ristorazione collettiva pubblica e delle specifiche classi di
utenti destinatari del servizio stesso.
Principali clausole contrattuali e criteri
premianti:
- Diminuzione del consumo di
proteine animali
- Fornitura prodotti biologici
o qualificati nell’ambito della sostenibilità
- Fornitura prodotti DOP, DOC,
IGP
- Fornitura di prodotti ittici
FAO 37 e FAO 27 con esclusione di alcune zone sovrasfruttate
- Divieto di utilizzo di
determinati prodotti pre lavorati e di quinta gamma e limite al ricorso ai
prodotti surgelati, alle monodosi e ai prodotti con imballaggi non
riciclabili
- Fornitura prodotti stagionali
coerentemente con quanto previso anche dalle Linee guida nazionali per la
ristorazione collettiva del Ministero della Salute sia per motivi nutrizionali,
ma anche di carattere ambientale
- Filiera corta e km zero. In
relazione al contrasto ai cambiamenti climatici e per ridurre i consumi
energetici, i CAM privilegiano un servizio più sostenibile, attraverso il
criterio premiante della filiera corta ed il km zero, tramite il quale mirano
anche a sostenere, per quanto tecnicamente possibile, le economie locali e i
piccoli produttori biologici
- Prevenzione e gestione delle
eccedenze alimentari: Il CAM impone il monitoraggio delle eccedenze distinguendo
tra cibo servito e non servito nonché di eseguire indagini, attraverso appositi
questionari, per comprendere le motivazioni alla base delle eccedenze di cibo
servito finalizzate ad individuarne le cause e ad attuare azioni per prevenirle.
Il CAM prevede inoltre espressamente, anche nella ristorazione scolastica, la
possibilità di asporto di cibo non consumato e di destinare le ulteriori
eccedenze ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ovvero ai soggetti
indicati nell’art. 13 della L. 166/2016 che effettuano, a fini di beneficenza,
distribuzione gratuita di prodotti alimentari.
- Requisiti dei materiali e
oggetti destinati al contatto diretto con gli alimenti (MOCA): i CAM
contribuiscono alla prevenzione dei rifiuti prevedendo l’uso delle stoviglie
riutilizzabili in tutti i comparti della ristorazione collettiva
istituzionale.
- Comunicazione e la
sensibilizzazione: i CAM prevedono importanti azioni di comunicazione volte ad
accrescere la cultura sul valore e la qualità del cibo, nonché a far conoscere e
dunque apprezzare il servizio reso, con tutte le relative accortezze di tipo
ambientale e sociale e caratterizzato dalla somministrazione di prodotti di
eccellenza sotto il profilo ambientale e sociale, della tutela della salute e
della collettività stessa, anche sotto il profilo sociale.
- Criteri sociali: fornitura di
prodotti provenienti dal circuito equo solidale, fornitura di prodotti
provenienti da aziende che praticano l’agricoltura sociale o da aziende iscritte
nella Rete del lavoro agricolo di qualità (LAQ), verifica delle condizioni di
lavoro lungo le catene di fornitura.